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La gravidanza è sicura anche dopo un tumore al seno, parola di esperti.

Il tumore al seno colpisce molte giovani donne che ancora non hanno deciso di avere un figlio. Ma una volta guarite, c’è però il timore di non poterlo più avere. Tant’è che solo il 10% ci prova.

Ecco allora che la risposta arriva da uno studio, condotto su oltre 1.200 sopravvissute a un cancro e di età inferiore ai 50 anni, realizzato da ricercatori italiani dell’Ospedale di Macerata e dell’Istituto Europeo di Oncologia in collaborazione con colleghi spagnoli, belgi, danesi e americani e presentato all’Asco, il congresso della Società americana di oncologia medica in corso a Chicago.

Fino a oggi i medici hanno sempre pensato che una gravidanza potesse aumentare il rischio di ricaduta della malattia soprattutto in chi ha avuto quelle forme di tumore chiamate Her 2 positive, quelle cioè con recettori (gli Her 2) sensibili agli ormoni estrogeni, che rappresentano la maggior parte (si rilevano nel 57 per cento dei casi).

Le modificazioni ormonali in corso di gravidanza, si pensava, potessero risvegliare cellule tumorali eventualmente rimaste nel organismo. E invece non è così.

«I nostri risultati – ha commentato Matteo Lambertini, oncologo all’Istitut Jules Bordet di Bruxelles – confermano che la gravidanza dopo un tumore non deve essere scoraggiata. Tuttavia, per decidere quanto tempo bisogna attendere prima di pensare alla gravidanza, le pazienti e i medici devono considerare per ogni donna il rischio personale di recidiva, in particolare, nelle donne Her 2 positive».

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