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In Sicilia, è stato eseguito per la prima volta, presso l’Istituto mediterraneo trapianti e terapie ad alta specializzazione (Ismett) di Palermo, un trapianto di insulae pancreatiche, ossia le cellule del pancreas capaci di produrre l’insulina.

L’intervento è stato realizzato l’altra sera su un paziente siciliano di 57 anni, già trapiantato di rene e affetto da diabete 1, con perdita di sensibilità all’ipoglicemia.

Ebbene, tale operazione aveva lo scopo di prevenire le gravi complicazioni che la patologia avrebbe potuto comportare. Le attuali condizioni del paziente, che è sotto stretto monitoraggio, sono buone.

Tale trapianto, che ha coinvolto un’equipe multidisciplinare dopo che è stato prelevato il pancreas da donatore cadavere, consiste in 2 distinte fasi. La prima durante la quale, avviene la separazione, nonché l’estrazione delle cellule produttrici di insulina dal pancreas del donatore e la loro relativa purificazione.

Infatti, attraverso il cosidetto “metodo Ricordi“, esse, con uno speciale macchinario vengono separate dall’organo prelevato: la cui preparazione delle cellule (si parla di 350.000 Isole Equivalenti) è stata eseguita dal team dell’unità di Medicina rigenerativa e tecnologie biomediche dello Ismett, con a capo il professor Pier Giulio Conaldi, coordinato dalla diabetologa responsabile del programma di trapianto di insulae, Anna Casu.

E da una seconda fase, consistente nell’ l’infusione delle cellule nel paziente per mezzo della vena che porta il sangue al fegato, attraverso una normale trasfusione, eseguita presso il reparto di Radiologia dell’Istituto.

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