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Ieri sera si è chiusa la campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Roma. A due giorni dal voto, nelle piazze della Capitale si sono confrontati in contemporanea Silvio Berlusconi a sostegno di Gianni Alemanno, sindaco uscente, e Guglielmo Epifani a sostegno di Ignazio Marino . Beppe Grillo ha invece sostenuto Marcello De Vito. Mentre l’antipartitico Alfio Marchini ha chiuso da solo nel suo ruolo di outsider.

Nelle piazze però, mancavano gli elettori, non c’erano le folle delle grandi occasioni. Un’affluenza forse ridotta dal traffico e dallo sciopero dei mezzi che ha messo in ginocchio gran parte della capitale.

Gianni Alemanno cerca la riconferma, e sul palco che dava le spalle al Colosseo e a l’Arco di Costantino è salito Silvio Berlusconi che ha detto: “Votate Alemanno, è il sindaco migliore, Gianni conosce la macchina, sa come intervenire e dove, e guarda alla Roma del futuro. Marino invece non conosce la città“.

Epifani al fianco di Marino davanti alla Basilica del Laterano era contento di essersi “ripreso” un luogo simbolo della sinistra, e ha detto “Siamo qui per avere una città diversa, una città che torni a sorridere, e per liberarci della politica di Parentopoli“.

Il candidato M5S De Vito a Piazza del Popolo ha chiamato a sostenerlo Beppe Grillo, che ha sfidato Berlusconi con queste parole “Stai attento nano, che io sono molto sconclusionato e tireremo le somme a breve. Ci siamo solo noi, il capocomico e il nano, ne resterà uno solo“.

Infine l’outsider Alfio Marchini ha puntato sulla musica in chiusura della sua campagna elettorale e ha chiamato al suo fianco il cantautore romano Antonello Venditti, davanti alla basilica di San Paolo. “Prima facevano dell’ironia, ora iniziano a temerci”, ha detto l’imprenditore, che in mattinata aveva tentato un patto antipartitico con i grillini azzardando: “Se vinco, Marcello De Vito farà il vicesindaco“.

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