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attentati parigi 13 novembre
Parigi tenta di risvegliarsi dopo una notte di inferno, dopo ben 7 attentati in diversi quartieri della città. Almeno 127 le vittime al momento accertate.

Oltre 200 i feriti, di cui 80 in maniera grave. Il bilancio è ancora provvisorio, e si parla del più terribile attentato che abbia mai subito la Francia.

Negli attacchi, secondo i dati rilasciati dal procuratore Francois Molins hanno perso la vita anche 6 kamikaze e due attentatori. Quattro sarebbero morti durante l’irruzione della polizia al Bataclan, tre si sarebbero fatti saltare in aria con una cintura esplosiva davanti allo Stade de France, mentre uno sarebbe stato ucciso dalla polizia francese.

Il procuratore Molins parla di complici in fuga, al momento se ne ignora il numero. Molto probabilmente cittadini francesi assoldati per compiere i terribili attentati. Secondo quanto emerge dalle dichiarazioni di diversi testimoni che li hanno sentiti parlare.

In rete l’organizzazione criminale sembra essere l’Isis che ha rivendicato l’attentato definendolo l’«11 settembre francese», e annunciando altri attacchi a Roma, Londra e Washington.

L’attacco più sanguinario è avvenuto al Bataclan, nell’XI arrondissement, dove era in corso il concerto del gruppo americano degli Eagles of Death Metal. Una vera e propria carneficina, portata a termine da terroristi con addosso cinture di esplosivo. Entrati sparando all’impazzata sulla folla e uccidendo a freddo prendendo di mira uno ad uno gli ostaggi fino a quando non è stato messo a segno il blitz delle teste di cuoio.

Uno dei kamikaze urlava “Allah u Akhbar”. Altri erano davanti allo Stade de France, mentre si disputava la partita Francia-Germania. Tre kamikaze si sono fatti esplodere facendo tre morti. Il presidente Hollande si trovava lì in tribuna ed è stato tempestivamente evacuato, per motivi di sicurezza. Al diffondersi delle notizie degli attentati è scoppiato anche il panico generale. In molti sono riusciti a scappare. Altri sono stati evacuati un po’ per volta a notte fonda.

Altri attacchi terroristici sono avvenuti al bar La Belle équipe in rue de Charonne, dove si registrano 18 morti, al boulevard Voltaire, dove è morta una persona ed è stato ucciso un terrorista, alla pizzeria La Casa nostra in rue de la Fontaine au Roi, dove sono morte 5 persone, e al café Carillon in rue Alibert, dove le vittime sono 14.

La Francia e la sua cpaitale sono stati colpiti in un mite venerdì sera di novembre nella propria quotidianità.

Il presidente americano Barack Obama, ha telefonato questa mattina ad Hollande, ribadendo che i due Paesi «continueranno a lavorare insieme e con altri Paesi nel mondo allo scopo di sconfiggere il flagello del terrorismo».

Messaggio di cordoglio e di sdegno anche da parte di Papa Bergoglio, per voce del direttore della sala stampa, padre Federico Lombardi. Il santo padre definisce la carneficina di ieri come «un attacco alla pace di tutta l’umanità che richiede una reazione decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell’odio omicida in tutte le sue forme».

Gesti e parole di conforto da ogni parte del mondo. Molti i monumenti e gli impianti sportivi illuminati dai colori della bandiera francese. Spenta invece a lutto la Tour Eiffel.

Intanto in tutta la Francia è massima allerta. Dichiarato lo stato di emergenza, chiuse le frontiere.

Air France ha deciso però, di mantenere i suoi voli da e per Parigi, seppur con qualche ritardo a causa dei massicci controlli.

In Italia è in corso un vertice con il comitato della sicurezza a cui presiede anche il premier Renzi, oltre al ministro Angelino Alfano.

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