L’assistenza domiciliare per la cura a lungo termine degli anziani fragili o con malattie croniche in Italia non è purtroppo una vera utopia.
Infatti, solo il 2,7% degli ultrasessantacinquenni italiani (in alcuni Paesi del Nord Europa sono assistiti in casa il 20% degli anziani) può beneficiarne e le prestazioni, le ore dedicate a ciascun assistito, la natura pubblica o privata degli operatori e il costo pro capite dei servizi sono differenti e variegati anche da regione a regione.
Lo rilevano i dati del Ministero della Salute e una survey effettuata da Italia Longeva, network scientifico dedicato all’invecchiamento attivo e in buona salute. I dati sono stati presentati nel corso della seconda edizione degli Stati Generali dell’assistenza a lungo termine (Long Term Care 2).
Tali dati fanno emergere che nel nostro Paese sono assistiti a domicilio solo 370mila over 65, a fronte di circa 3 milioni di persone con disabilità severe dovute a malattie croniche, che necessiterebbero di cure continuative.
Inoltre, a ciascun paziente si dedicano in media 20 ore di assistenza domiciliare ogni anno, mentre alcune nazioni europee garantirebbero le stesse ore in poco più di un mese.