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Un valido alleato per la salute è l’acqua. Umberto Solimene, dell’Università degli Studi di Milano, suggerisce di consumarne almeno 8 bicchieri al giorno.

Oltre a reintegrare i liquidi e i sali minerali persi attraverso la sudorazione a cui andiamo incontro in estate, l’acqua permette anche di proteggere l’epitelio delle vie respiratorie, messe a dura prova dagli ambienti che vengono climatizzati.

Ecco quindi alcuni semplici consigli stilati dal membro dell’Osservatorio Sanpellegrino e presidente Femtec, Federazione Mondiale del Termalismo.

1) Al mare. In spiaggia, la pelle è protagonista delle nostre attenzioni: tra creme protettive e doposole. Per la salute della pelle e di tutto l’organismo, altrettanta attenzione va posta alla quantità di acqua che viene assunta in spiaggia, dimenticando che sotto i raggi solari il nostro organismo è messo a dura prova.

Una bottiglia d’acqua rappresenta un peso nella borsa da mare, un peso che è però molto prezioso per la nostra salute. “Basta, infatti, un innalzamento di soli 2 gradi o condizioni ambientali di scarsa ventilazione e tassi di umidità elevati – prosegue Solimene – per determinare importanti perdite di liquidi che vanno reintegrati bevendo costantemente nell’arco dell’intera giornata”. Una buona abitudine è dunque quella di avere sempre a portata di mano una bottiglietta/borraccia di acqua e fare regolarmente delle ‘pause-idratazione’.

2) In montagna. Per chi si dedica a lunghe e piacevoli passeggiate lungo i sentieri montani, è altrettanto importante assicurarsi di poter assumere una giusta quantità d’acqua. Anche se le temperature non sono torride, è opportuno, quando si fa qualsiasi tipo di attività fisica, bere tanta acqua, prima, durante e dopo lo sforzo, senza aspettare lo stimolo della sete, che rappresenta uno dei primi sintomi di disidratazione. Attraverso la sudorazione infatti si disperdono liquidi e sali minerali, con la conseguente necessità di un rapido reintegro per permettere una corretta contrazione muscolare e prevenire la comparsa di crampi.

3) In città. Le persone che rimangono in città, con passaggi da ambienti caldi a luoghi climatizzati, possono risentire negativamente degli sbalzi di temperatura. L’aria condizionata può accelerare la disidratazione: anche se non ce ne rendiamo conto la climatizzazione toglie umidità dagli ambienti che frequentiamo rendendoli più secchi. A risentirne è il benessere delle vie respiratorie che hanno un costante bisogno di mantenersi idratate per proteggere l’epitelio e favorire l’attivazione dei naturali meccanismi di difesa.

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