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Il consiglio dei ministri ha dichiarato oggi lo stato di emergenza della durata di sei mesi in conseguenza del rischio sanitario connesso al Coronavirus, cinese. Stanziati pertanto, i primi 5 milioni di euro. I contenuti della delibera saranno stilati dalla Protezione civile e dal Ministero della Salute. “Alla luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell’Oms – dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza – abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi, come già avvenuto nel 2003 in occasione dell’infezione Sars. Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale”.

Il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha convocato il Comitato operativo della Protezione civile. La riunione è in programma alle 17 di oggi e dovrebbero parteciparvi anche il premier Giuseppe Conte ed il ministro della Salute Roberto Speranza.

Resta, quindi, alto l’allarme dopo la verifica dei due casi accertati di coronavirus in Italia. Si tratta come anticipatovi nella giornata di ieri, di una coppia di turisti cinesi provenienti da Wuhan, che erano atterrati a Milano il 23 gennaio scorso prima di arrivare 4 giorni fa in un hotel della capitale. La coppia, ricoverata allo Spallanzani, aveva fatto una tappa anche a Parma prima di arrivare a Roma.

Avrebbe affittato un auto e sarebbe arrivata autonomamente a Roma. Dunque non avrebbe raggiunto la Capitale con mezzi di trasporto collettivi. Lo si apprende da fonti informate. I due avrebbero dunque raggiunto Roma prima della comitiva di turisti cinesi, il cui bus ieri è stato recuperato a Cassino e scortato fino allo Spallanzani. Si è letto oggi di un passaggio per Sorrento.

Intanto ci sarebbe anche un caso sospetto in Veneto: un minore del Trevigiano rientrato da un viaggio in territorio cinese. L’aereo che dovrà rimpatriare i cittadini italiani bloccati a Wuhan è atteso per domenica mattina 2 febbraio. Ieri il premier Giuseppe Conte ha annunciato la chiusura dei voli da e per la Cina.

“Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi”, ha affermato a Radio Capital Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani di Roma, l’Istituto dove sono ricoverati i 2 casi positivi trovati in Italia. “I cittadini devono stare tranquilli – spiega – perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi”.

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