Le cellule staminali, l’utilizzo di quelle adipose e del cordone ombelicale, nonché i Fattori di Crescita Piastrinici fanno parte di una nuova promettente branca della Medicina detta Medicina Rigenerativa, cosiddetta, PRP. Un concentrato di Fattori di Crescita alla base di numerose nuove metodiche in campo medico, soprattutto in Ortopedia e in Chirurgia Plastica.
“Da qualche tempo si parla di novità nella cura delle patologie della cartilagine e delle lesioni tendinee. Tra queste novità troviamo sicuramente il Gel Piastrinico, detto anche PRP (Platelet-Rich Plasma) o Concentrato di Fattori di Crescita” a spiegarlo è il Prof. Stefano Folzani, Radiologo Interventista del Poliambulatorio Città di Collecchio.
“In Ortopedia in particolare il PRP viene utilizzato in alcune specifiche patologie dell’apparato muscolo scheletrico al fine di accelerare il naturale processo di guarigione e di favorire la rigenerazione nei tendini, nei muscoli e nella cartilagine articolare, se danneggiati” prosegue il Prof. Folzani. “È possibile poi sfruttare l’effetto antalgico e antinfiammatorio del PRP nel dare sollievo al paziente anziano affetto da artrosi”.
Studi recenti dimostrano che il PRP ha effetto anche più duraturo rispetto all’infiltrazione con acido ialuronico o corticosteroidi. L’alta concentrazione di Fattori di Crescita nel PRP è in grado infatti, dicono gli esperti, di stimolare una rigenerazione tissutale molto più rapida del normale.
“Da una piccola quantità di sangue dal paziente, con centrifugazione, si ottiene il plasma arricchito di piastrine che il medico, sotto guida ecografica, inietta nella zona da trattare. Sono sufficienti di norma 3 sedute distanziate di circa 3-4 settimane l’una dall’altra, ma molto dipende dalla specifica patologia trattata. Nella zona di iniezione si potrà sentire un po’ di dolore per alcuni giorni. Questo è il segno che la risposta fisiologica alla guarigione è stata attivata” precisa ancora il Radiologo.