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Il 15-18% degli italiani soffre di allergie respiratorie, in costante aumento, secondo Domenico Schiavino, responsabile dell’unità di Allergologia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma: “All’inizio del secolo scorso gli allergici erano cosi’ pochi che la malattia veniva definita atopica, cioè non classificabile,” spiega l’esperto all’AGI. “Con l’inquinamento ambientale le cose sono radicalmente cambiate. L’allergia non e’ mai un fatto genetico, esiste una familiarità ma le condizioni ambientali sono determinanti“.

Ma come difendersi dalle allergie?

“L’esame allergologico va fatto in autunno, entro la fine dell’anno si deve iniziare il trattamento desensibilizzante che va portato avanti fino a giugno. Si tratta di fare iniezioni una volta alla settimana, anche se oggi le stiamo usando di meno e preferiamo somministrare i vaccini per via sublinguale. Hanno un’efficacia analoga e danno meno effetti collaterali. Col vaccino innalziamo la soglia di tolleranza all’allergene e oltre l’80% dei pazienti non presenta più disturbi significativi“. Spiega l’esperto.

Per quanto riguarda invece la terapia sintomatica, sono consigliabili gli antistaminici di nuova generazione: “I pazienti si spaventano a sentire parlare di cortisone ma la quantità è bassa, viene assorbita a livello locale e non bisogna avere paura“.

“Se le mucose nasali restano infiammate a lungo possono provocare rinosinusiti severe. Per questi soggetti e’ consigliabile il vaccino perché con il tempo si potrebbe determinare una situazione di asma bronchiale“.

Per prevenire il disturbo, “quando si va in giro in automobile occorre tenere i finestrini chiusi e cambiare i filtri ogni anno, scegliendo quelli con i fori piu’ piccoli e sottili per bloccare il particolato. Ai giovani che vanno in moto suggerisco di mettere sotto il casco integrale una bandana o una mascherina per bloccare l’ingresso del polline. In piena impollinazione tenere chiuse le finestre di casa e cambiare l’aria a mezzanotte o all’alba, perché i pollini calano quando la temperatura si abbassa“.

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