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Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, al termine della riunione che si è tenuta ieri a Roma, dopo il crollo dei giorni scorsi che ha riguardato una porzione del tetto della zona ovest della storica Reggia di Caserta, ha annunciato: “Stiamo lavorando a un piano complessivo per restituire la Reggia alla sua destinazione culturale e museale. Di Caserta, non ci si deve occupare, anche se è doveroso farlo, solo in occasioni di emergenze”.

All’incontro hanno partecipato oltre al Capo di Gabinetto, Giampaolo D’Andrea, anche il direttore generale della Campania Gregorio Angelini, il soprintendente del polo museale di Napoli e Reggia di Caserta Fabrizio Vona, il soprintendente Storico Artistico per Caserta e Benevento Salvatore Buonomo, il Direttore per la Conservazione della Reggia e del Parco Flavia Belardelli e la responsabile per la programmazione della Direzione Regionale campana Anna Capuano.

Nel corso della riunione si è preso atto dell’avvio di un intervento urgentissimo finalizzato alla copertura provvisoria, alla rimozione degli elementi instabili, alla sostituzione delle travi in legno ed alla ricomposizione del manto di tegole.

Sarà inoltre realizzato un progetto di manutenzione e ripristino dell’efficienza statica degli elementi portanti del tetto della struttura e la necessità di eseguire interventi per il restauro e la messa in sicurezza delle facciate e dei cornicioni per un importo complessivo di oltre 21 milioni di euro.

Il crollo del 1 maggio ha fatto dunque emergere il pessimo stato delle coperture della Versailles italiana, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e monumento tra i più visitati del patrimonio artistico italiano.

Il problema del tetto era noto da tempo, tanto che la soprintendenza aveva già pronto un progetto per il «ripristino dell’efficienza statica degli elementi portanti» del tetto della Reggia ma sinora non c’era stato nessun intervento.

Intanto, il Mibact per mezzo del segretario generale Antonia Pasqua Recchia, assicura che entro il mese di maggio partirà il primo lotto di lavori per il restauro delle facciate, al quale ne seguirà un secondo.

Il ministro Franceschini punta al rilancio, anche per il turismo. E il modello da seguire potrebbe essere la Reggia di Venaria, la cui gestione lo ha entusiasmato molto, e lo ha indicato come un esempio per l’Italia.

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