Il Presidente del Consiglio Letta pensa all’elezione diretta del Capo dello Stato. Notizia accolta ‘per acclamazione’ da parte del Pdl e, primo fra tutti, dal segretario del partito Angelino Alfano.
Diversa, è invece, la posizione nel centrosinistra e del Partito democratico, con una certa ostilità da parte di Rosi Bindi e dei cosidetti ‘giovani turchi’.
Critiche sono arrivate anche dal leader di Sel, Nichi Vendola, secondo il quale il semi presidenzialismo è uno “sbandamento culturale” e Stefano Rodotà che si è detto “stupito” dalle parole del presidente del consiglio.
E ieri il Capo dello Stato Giorgio Napolitano pur non indicando le scadenze temporali per il governo guidato da Letta, ha riconosciuto che si tratta di un esecutivo ”senza dubbio a termine”, visto il modo in cui è nato e quale è la sua attuale composizione.
In ogni caso, i 18 mesi indicati dal premier come tempo entro cui fare le riforme istituzionali rappresentano ”un tempo appropriato”. E sull’ipotesi presidenzialismo, il Presidente della Repubblica dice di non volersi esprimere e di rimanere neutrale.