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Sale il bilancio dei danni, per i devastanti incendi che stanno colpendo da ieri la Sardegna. Intanto, sarebbero almeno duemila gli ettari di terra distrutti dalle fiamme. Sette le persone ferite, ci sono ustionati ed intossicati. Ma a peggiorare le cose, si mettono anche il vento, le alte temperature e l’assenza di Canadair.

Sì, perché, per spegnere le fiamme sono impegnati i Vigili del fuoco, la Forestale, la Protezione civile e l’Ente foreste, ma non basta. I focolai sono tanti, e la Regione lancia un grido d’allarme richiedendo più Canadair.

La situazione è grave in molte zone della Sardegna. A Ghilarza, sono in azione tre elicotteri antincendio, ma un allevatore è rimasto ustionato mentre tentava di mettere in salvo il suo bestiame. Sempre in questa area, una persona si è sentita male dopo aver inalato ossido di carbonio ed un’altra presenta ustioni lievi. I feriti sono almeno 7.

I roghi stanno danneggiando coltivazioni ed aziende agricole. Gli incendi divampati ad Abbassanta hanno portato alla chiusura temporanea della statale 131 Dcn. A Laconi, circa 40 persone sono state allontanate a titolo precauzionale e fatte dormire nelle scuole. Mentre, nella frazione di Su Lau sono state evacuate anche una casa di riposo ed alcune abitazioni del rione Bingixedda. Si parla già di 1000 evacuati.

L’assessore alla Difesa dell’ambiente della Sardegna, Andrea Biancareddu, ha tenuto stamattina una riunione operativa per fare il punto della situazione, spiegando che pur essendo consapevoli dei tagli subiti dal dispositivo antincendi nazionale, è indispensabile fare uno sforzo per l’isola in quanto esiste un rischio concreto per la popolazione.

Infine, sebbene da oggi sia previsto un abbassamento delle temperature soffia anche forte il maestrale, mentre la colonnina di mercurio riprenderà a salire da domani con picchi di calore e vento forte nel week end.

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