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L’azienda giapponese NTT Data e la Biblioteca Apostolica Vaticana hanno firmato un accordo per la digitalizzazione in quattro anni di ben tremila manoscritti.

L’iniziativa è stata resa nota questa mattina, nella Sala Stampa vaticana da mons. Jean-Louis Bruguès, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, e da mons. Cesare Pasini, prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, insieme al presidente ed amministratore delegato della NTT Data, Toshio Iwamoto.

Presso la Biblioteca si contano circa 82.000 manoscritti, per un totale di circa 41 milioni di pagine da scansionare, archiviare e rendere disponibile online. Con i 3 mila nuovi manoscritti si arriverà nel 2018 a 15 mila documenti digitalizzati. I 3 mila manoscritti di particolare valore, abbracciano tutte le culture e le lingue dell’Europa estendendosi fino all’Estremo Oriente cinese e giapponese e all’America precolombiana.

Per sostenere tale progetto si punta alle donazioni online fatte da privati, che potranno avere il loro nome associato alle singole immagini.

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