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Sembra un paradosso ma le cheratosi attiniche, tumori della pelle (non melanoma) provocati dal sole, possono esser curati proprio dal sole. E’ una variante della tradizionale terapia fotodinamica, che consiste nell’applicazione di una sostanza (5-metil-aminolevulinato) attivata sotto una fonte luminosa, provocando così la morte delle cellule tumorali. Quella convenzionale utilizza una lampada a raggi rossi, quella “daylight” direttamente la luce solare.

«Ci sono notevoli vantaggi sia per il medico sia per il paziente – spiega Piergiacomo Calzavara Pinton, Presidente SIDeMaST, (Società italiana di dermatologia) – come prima cosa, i tempi di trattamento che sono ridotti, non sono necessarie attrezzature e personale specifici, e si può trattare una maggiore area cutanea durante la seduta. E’ possibile trattare più pazienti contemporaneamente. Le sessioni risultano infatti più brevi e il trattamento non causa dolore e ha minori effetti collaterali rispetto alla terapia convenzionale, portando a una maggiore soddisfazione e accettazione del trattamento e, non ultimo, a un ottimale risultato estetico».

La terapia in daylight è stata oggetto di un documento redatto da un gruppo di esperti, per evidenziarne i vantaggi e fornire informazioni pratiche per il trattamento, che verrà presentato al congresso SIDeMaST di Sorrento insieme alle linee guida per la rosacea. E’ una malattia caratterizzata dalla presenza di lesioni ed alterazioni vascolari di aree del viso dovuta a fenomeni di infiammazione da attribuire a una risposta immunitaria alterata nei confronti di diversi stimoli e fattori microbici locali.

«L’impatto di questa malattia sulla qualità della vita del paziente si riflette anche sulle soluzioni terapeutiche per la sua gestione – spiega Giuseppe Monfrecola, Ordinario di Dermatologia all’università Federico II di Napoli- Esistono diverse terapie, da farmaci topici a farmaci sistemici, ma tra le novità principali presenti in questo aggiornamento delle linee guida per la gestione della rosacea c’è l’introduzione dell’ivermectina come farmaco di prima linea in presenza di papule e pustole infiammatorie da lieve/moderato a severo. Si ha un’azione sia anti-infiammatoria sia anti-parassitaria, agendo in modo sinergico sulle cause della rosacea».

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