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“Fin dall’inizio, il chirurgo ha sostenuto con la nostra struttura sanitaria di essere intervenuto su un organo malato, nel primario interesse della paziente e nel pieno rispetto di tutte le regole della scienza medica”. E’ quanto spiegato dal gruppo ospedaliero MultiMedica di Sesto San Giovanni in relazione al caso di una donna di 53 anni che, secondo la Procura di Monza e i suoi consulenti, avrebbe subito l’asportazione dello stomaco per una diagnosi errata di tumore maligno.

“In merito al caso che vede la struttura sanitaria citata come responsabile civile nel processo penale a carico di due medici per presunte lesioni colpose nei confronti di una paziente cui fu asportato lo stomaco nel 2016 – si legge in una nota – scossa dai fatti avvenuti presso il suo presidio di Sesto San Giovanni (MI) così come descritti nel capo di imputazione, MultiMedica dichiara di essersi resa fin da subito disponibile a collaborare con la Magistratura”.

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