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contrattura muscolare
Il soggetto colpito da una contrattura muscolare avverte un leggero dolore lungo l’area muscolare interessata. In genere questo fastidio muscolare viene vissuto da chi pratica sport, di tipo agonistico o moderato.

Grazie alla palpazione della parte dolorante, è possibile apprezzare l’aumento involontario del tono muscolare e quindi evocare il dolore soprattutto in alcuni punti, detti, trigger point attivi.

Nel caso di contrattura muscolare il dolore è sopportabile e non impedisce di proseguire una normale attività sportiva. Attenzione, però, alle complicazioni.

A tal fine è bene sospendere immediatamente l’allenamento o la competizione in corso.

Cosa fare?

Come prima cosa il riposarsi. E’ la terapia più efficace. Perché per guarire da una contrattura muscolare servono in media 3-7 giorni. Che potrebbero diventare molti di più se non si rispettano i tempi adeguati di recupero.

Che per accelerarlo è possibile farlo attraverso attività di tipo aerobico capaci di allungare la muscolatura e di favorire l’afflusso di sangue ai muscoli.

L’ideale sarebbe associare allo stretching anche un massaggio decontratturante al termine di un’attività aerobica leggera, in modo da allentare le tensioni muscolari ed ottenere benefici di tipo antalgico.

Molto utili i farmaci antinfiammatori (FANS) e i miorilassanti che contribuiscono a distendere la muscolatura, ma meglio se utilizzati sotto prescrizione medica, e terapie fisiche come l’elettroterapia, la ionoforesi e lo stretch and spray.

Se la sintomatologia persiste nel giro di 10 giorni di trattamento conservativo (riposo), è bene sottoporsi subito ad una visita specialistica . Potrebbero essere presenti lesioni muscolari ben più gravi.

Ma cosa fare per prevenire le contratture muscolari?
Il consiglio è di eliminare i fattori predisponenti e/o perpetuanti:

– Eseguire un adeguato riscaldamento.
– Assicurarsi di essere nelle condizioni fisiche idonee per sostenere lo sforzo.
– Coprirsi adeguatamente nei mesi invernali e, se necessario, utilizzando pomate specifiche durante la fase di riscaldamento.
– Concedersi i giusti tempi di recupero e di rigenerazione.
– Correggere eventuali squilibri muscolari e/o articolari.

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