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E’ partita anche un’indagine da parte dell’Unione Europea per accertare la problematica dell’acqua regionale all’arsenico. La Commissione Ue il 13 dicembre scorso ha dunque avviato un’indagine comunitaria per accertare le responsabilità dell’Italia sul mancato rispetto dei parametri di arsenico presenti nell’acqua.

Regione e Comune di Roma si sarebbero mossi in ritardo, due mesi e mezzo dopo. Il sindaco Marino, ha emesso divieto di consumo dell’acqua nei quartieri serviti dagli acquedotti inquinati dell’Arsial solo in data 21 febbraio.

Così, è intervenuta anche la Procura di Roma, per far luce sulla vicenda, aprendo due fascicoli, per avvelenamento e omissione di atti d’ufficio.

Poi, l’8 aprile scorso, il commissario europeo per l’ambiente Janez Potocnik, insieme con Tonio Borg, della salute, avrebbe risposto all’interrogazione del vicepresidente del Parlamento europeo, Roberta Angelilli, che si era mossa dopo la pubblicazione dell’ordinanza di divieto, dando il via a delle indagini su tale acqua.

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