Quattro collezionisti sono arrivati a Berlino per rendere omaggio a Gianni Versace, esponendo un migliaio di pezzi del celebre stilista italiano: con una sfilata inaugurale e una mostra inedita aperta fino al prossimo 13 aprile. Un assedio coloratissimo, che parla alla capitale tedesca anche la sua lingua: “Dalla Private Collection di Antonio Caravano abbiamo allestito la ‘Bondage room’, 16 completi di pelle e borchie dalla collezione del 1992, che fece scandalo. Versace usò infatti il linguaggio sadomaso per farlo diventare alta moda e spezzare come sempre molti equilibri”, spiega all’ANSA Sabina Albano, che di questa parte dell’esposizione è curatrice.
“Pezzi ispirati a pratiche anche scabrose finirono addosso alle donne più ricche del mondo”. E Berlino è il luogo ideale per mostrare come “una cultura underground diventi fashion. I berlinesi amano il linguaggio tagliente e sapranno certamente apprezzare”, conclude la curatrice.